L’archivio

Gli archivi privati sono stati per lungo tempo considerati fonti esclusive per la storia della nobiltà. In realtà essi rappresentano un bacino di informazioni utili a più filoni di ricerca: dai grandi eventi storici, poiché spesso le vicende personali di chi ha prodotto l’archivio si intrecciano più o meno profondamente con episodi di rilevanza storica e politica, ai vari aspetti della realtà locale – si pensi all’amministrazione pubblica di piccole comunità, ma anche alle trasformazioni del territorio e alle attività economiche – fino alle prospettive sociali e sociologiche sottese alla fitta rete di relazioni interpersonali e familiari che si possono desumere dai documenti.

L’archivio Ambrosio di Chialamberto, in cui si trovano anche carte provenienti da famiglie a cui gli Ambrosio si sono legati con vincoli di parentela o di affari, non sfugge a questo principio.

L’esame dei documenti in esso conservati (periodo tra il XVI e il XIX secolo) può offrire nuovi spunti di ricerca che, oltre a colmare eventuali lacune biografiche, contribuiscono ad approfondire la personalità e il ruolo dei singoli nelle vicissitudini di uno Stato sabaudo in profonda trasformazione.

Nel 2013, la Soprintendenza Archivistica del Piemonte e della Valle d’Aosta ha dichiarato l’archivio di interesse storico particolarmente importante per la storia dei rapporti tra i vari consignori di Villarbasse e di Piossasco e le altre comunità nella zona a cavallo tra la Val di Susa e la Val Sangone.

Con decreto del 2 marzo 2013, l’Archivio è stato posto sotto tutela della Soprintendenza.

Nel 2019 e 2020, un progetto di ricerca scientifica sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo e da Regione Piemonte (Settore promozione dei Beni Librari e Archivistici) ha consentito di tracciare un migliore inquadramento storico di alcuni dei rappresentanti più autorevoli della famiglia Ambrosio nell’ambito della storia diplomatica piemontese. Grazie allo stesso progetto, per garantire la trasmissibilità dei contenuti nel tempo, sono stati inoltre digitalizzati alcuni dei documenti presenti nell’archivio, in particolare quelli più deteriorati e più antichi.

Tutto il materiale è stato poi caricato su Mèmora, la piattaforma web della Regione Piemonte, per catalogare e valorizzare il patrimonio culturale presente sul territorio piemontese. Molto lavoro rimane ancora da fare, ma ci sembra un buon inizio per rendere disponibile per gli studi storici un patrimonio di informazioni e dati ancora tutto da studiare.

In questa sezione è pubblicato l’indice dei documenti presenti nell’archivio, consultabile on line laddove il documento sia digitalizzato, o su richiesta previo appuntamento.

Consulta l'archivio

Inserisci la password per consultare l'archivio.

Non hai ancora una password? Richiedila qui

Hai già una password? Inseriscila qui

Iscriviti alla newsletter

[mc4wp_form id="1622"]

2023 Fondazione Casa Lajolo | C.F. 97810560017 | P.I. 11729300019
Designed by Giusti Eventi

Questo sito utilizza i cookie per favorire una migliore esperienza di navigazione. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi